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Quasimodo, Salvatore: Thanatos athanatos

Quasimodo, Salvatore portréja

Thanatos athanatos (Olasz)

E dovremo dunque negarti, Dio

dei tumori, Dio del fiore vivo,

e cominciare con un no all'oscura

pietra «io sono», e consentire alla morte

e su ogni tomba scrivere la sola

nostra certezza:

«thànatos athànatos»?

Senza un nome che ricordi i sogni

le lacrime i furori di quest'uomo

sconfitto da domande ancora aperte?

Il nostro dialogo muta; diventa

ora possibile l'assurdo. Là

oltre il fumo di nebbia, dentro gli alberi

vigila la potenza delle foglie,

vero è il fiume che preme sulle rive.

La vita non è sogno. Vero l'uomo

e il suo pianto geloso del silenzio.

Dio del silenzio, apri la solitudine.



FeltöltőP. T.
Az idézet forrásahttp://www.qforum.it/poesia/540-poesie-di-salvatore-quasimodo.html

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