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Michelangelo, Buonarroti: GIUNTO È GIÀ 'L CORSO ... (Sonetto 114. (Giunto è già ‘l corso della vita mia) in Italian)

Portre of Michelangelo, Buonarroti

Sonetto 114. (Giunto è già ‘l corso della vita mia) (Italian)

Giunto è già ‘l corso della vita mia
Con tempestoso mar per fragil barca
Al comun porto, ov’ a render si varca
Giusta ragion d’ogni opra trista e pia:

Onde l’affettuosa fantasia,
Che l’arte si fece idolo e monarca,
Conosco ben quant’ era d’error carca;
Ch’ errore è ciò che l’uom quaggiù desia.

I pensier miei, già de’ mie’ danni lieti,
Che fian or, s’ a due morti m’avvicino?
L’una m’ è certa, e l’altra mi minaccia;

Nè pinger nè scolpir fia più che queti
L’anima volta a quell’ amor divino,
Ch’ aperse a prender noi in croce le braccia.



PublisherBudapest, Magvető Kiadó
Source of the quotationSzerb Antal: Száz vers. Negyedik kiadás. 142. p.

GIUNTO È GIÀ 'L CORSO ... (Italian)

Giunto è già 'l corso della vita mia,
con tempestoso mar, per fragil barca,
al comun porto, ov'a render si varca
conto e ragion d'ogni opra trista e pia.

Onde l'affettuosa fantasia
che l'arte mi fece idol e monarca
conosco or ben com'era d'error carca
e quel c'a mal suo grado ogn'uom desia.

Gli amorosi pensier, già vani e lieti,
che fien or, s'a duo morte m'avvicino?
D'una so 'l certo, e l'altra mi minaccia.

Né pinger né scolpir fie più che quieti
l'anima, volta a quell'amor divino
c'aperse, a prender noi, 'n croce le braccia.



Source of the quotationhttp://www.csatolna.hu/hu/szepek/versverseny/ma.html

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